Tartufo scorzone

Tuber aestivum o tartufo scorzone

Diffuso in molti paesi europei e in gran parte dell’Italia, predilige un terreno calcareo con abbondante scheletro, ma è pure reperibile in suoli alquanto argillosi.

I carpofori si formano a pochi centimetri di profondità e spesso affiorano tra le screpolature della terra. Cresce a circa 800-900 s.l.m. Può trovarsi sia sotto alberi isolati sia all’interno di boschi aperti di latifoglie o di conifere non molto fitte, preferendo esposizioni soleggiate. Produce pianelli molto netti. E’ poco esigente in fatto di umidità. Copre una vasta area di vegetazione.  

In Italia è diffuso dalla Basilicata al Piemonte, è presente in Sicilia e in Sardegna. Si trova in Spagna, nel   Sud-Est della Francia, giunge fino al Sud dell’Inghilterra e in Svezia ove è tuttavia raro. Si trova anche in   Germania, Serbia, Grecia, Ungheria e Turchia.

I primordi si formano verso la metà di Febbraio e le prime raccolte iniziano nel mese di Maggio; i tartufi raccolti prima dell’estate sono immaturi e di qualità scadente. I migliori sono quelli che maturano nei mesi di Settembre e Ottobre quando la temperatura inizia ad abbassarsi. La scorza è nera con grandi verruche, la polpa biancastra e nocciola. L’aroma è gradevole e delicato di fungo fresco ma generalmente debole.